La Pranoterapia come medicina energetica con correlazioni ai chakra dello yoga
Nel corso degli anni la Medicina, per oggettivizzare i fenomeni soggettivi ed individuali come la malattia e la salute, ha perso di vista la sua origine e il suo fine: l’uomo.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la salute è quello stato di benessere psico-fisico-sociale nel quale l’uomo dovrebbe venire a trovarsi in assenza di malattie.
La Medicina che comunemente viene applicata, è detta allopatica in quanto segue la legge dei contrari, ha un’azione soppressiva, repressiva, è una medicina che usa farmaci a dosi ponderali, quindi una medicina anti reattiva nei confronti delle difese dell’organismo.
L’altra Medicina, definita alternativa oppure biologica o integrativa o dolce è una Medicina energetica, che non usa farmaci, non è soppressiva per il sistema di difesa dell’organismo.
Fra tutte le terapie cosiddette “alternative”, la PRANOTERAPIA è la più naturale e la più antica.
Essa non comporta nessun effetto collaterale o controindicazioni, è una terapia di appoggio per certe malattie, risolutiva per altre.
Metodo di guarigione antichissimo, la Pranoterapia avviene attraverso l’uso e l’imposizione delle mani sulle regioni anatomiche del corpo da curare.
La Pranoterapia è da considerarsi come una medicina energetica con correlazioni ai punti energetici del corpo (conosciuti come tsubo in agopuntura) ed ai chakra dello yoga.
Questa Antica terapia, del tutto naturale, non usufruisce di medicinali o di altri elementi estranei all’uomo, ma sfrutta il grosso potenziale energetico del pranoterapeuta, il quale conoscendo il metodo di trasmissione dell’energia e attingendo mentalmente ad antiche conoscenze, trasferisce parte del suo quoziente sulla zona del corpo del paziente priva di energia e quindi malata o dolorante.
L’essenza di questa terapia è costituita da onde elettromagnetiche nell’ambito delle quali una componente é di tipo termico e l’altra di tipo bioelettrico; ogni essere umano, in diversa quantità, é dotato di queste componenti e questo fa sì che la Pranoterapia lavori mediante un campo naturale, quello dell’energia che da sempre appartiene all’uomo.
Non solo l’uomo, ma anche gli animali e i vegetali emettono intorno a sé un insieme di radiazioni che li avvolgono completamente creando una sorta di mantello elettromagnetico, conosciuto meglio con il nome di “aura”.
La Pranoterapia lavora proprio su l’aura della persona malata, equilibrandola dove sono presenti squilibri ed eccessi e reintegrandola dove manca completamente.
Il risultato finale, ottenuto mediante sedute di pranoterapia, è almeno esternamente, ugualmente efficace quanto quello ottenuto per mezzo di apparecchiature e per mezzo della medicina tradizionale, ma con una differenza sostanziale dal punto di vista energetico, che la pranoterapia, a differenza di quest’ultima, non è invasiva poiché lavorando sull’energia della persona, sua componente naturale, rispetta scrupolosamente l’integrità del corpo su cui interviene.
La Pranoterapia non somministra, non punge, non manipola ed è associabile a qualsiasi altra terapia.
Fra molte parole dette e versate, favorevoli e non, una cosa è certa, che Pranoterapeuti si nasce, non si diventa, in quanto non si tratta di seguire un corso di studi per poter acquisire le doti atte ad intraprendere questa attività, ma di doti naturali che occorre possedere dalla nascita.